martedì 12 marzo 2013

Scorie. Il treno fa marcia indietro

Lunedì 11/martedì 12 marzo. Era tutto pronto. Le barre con le scorie, trasportate su gomma dal deposito Sogin di Saluggia allo stabilimento di logistica Sifte Berti nella notte tra il 10 e l’11 marzo, erano state caricate sul Castor sin dalle prime ore del mattino. Il treno, presidiato dalla polizia, è rimasto sui binari del piazzale sino a poco prima di mezzanotte. Intorno a quell’ora i cancelli si sono aperti e il convoglio – due treni civetta e quello con le scorie – fa qualche centinaio di metri ed arriva alla stazione di Vercelli. L’apparato è quello delle altre volte: centinaia di carabinieri, finanzieri e poliziotti in assetto antisommossa, i vigili del fuoco, la digos.
Di solito il treno parte subito per Novara.
Invece no. Il treno e l’intero apparato di polizia che lo accompagna lungo tutta la tratta restano congelati ai blocchi di partenza. Passaggi a livello presidiati, stazioni militarizzate, ponti messi sotto sorveglianza.
Nel pomeriggio la prefettura di Torino, cedendo alle pressioni dei No Nuke, per la prima volta comunica al sindaco di Avigliana che il treno è previsto per questa notte. I media diffondono la notizia della grande giornata di lotta contro il nucleare svoltasi in Francia in occasione del secondo anniversario del disastro di Fukushima. La rete “Sortir du nucleaire” annuncia che il passaggio del treno verrà contrastato sia in Francia che in Italia.
Passano i minuti, passano le ore ma il treno è sempre sui binari. Si rincorrono le voci, ma nessuno capisce cosa stia capitando. A Novara, Asti, Avigliana aspettano il treno tanti antinuclearisti.
Intorno alle due e mezza l’apparato di polizia ad Asti e ad Avigliana si liquefa.
A Vercelli il treno si mette in moto. E torna indietro nel piazzale da cui si era mosso oltre due ore e mezza prima.
Ad Avigliana i No Nuke fanno una breve assemblea, che commenta il buon risultato della lotta: per la prima volta il treno, già pronto alla partenza, è stato fatto tornare indietro, nonostante la complessa macchina di polizia che lo accompagna, fosse stata ormai avviata.
Il quinto trasporto nucleare è stato rimandato. A quando è difficile dirlo: forse domani, forse tra una settimana o un mese. Un fatto è certo: questa notte è tornato indietro, la lotta contro questi trasporti inutili e pericolosi ha fatto un passo avanti.
L’invito per tutti è di restare sintonizzati sulle libere frequenze di radio Blackout105,250 FMtenere i telefoni accesi e gli scarponi pronti.

estratto da: anarresinfo.noblogs.org


lunedì 11 marzo 2013

trasporto scorie


Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo attraverserà cinque province piemontesi il quinto carico di materiale radioattivo destinato al riprocessamento in Normandia, il nuovo passaggio dei contenitori,su gomma da Saluggia a Vercelli e su ferro da Vercelli alla vale di susa, passando per Novara,Mortara,Alessandria,Asti e Torino, richiama la grave problematica della mancata informazione alla popolazione dei rischi.
Ogni attraversamento del carico radioattivo rappresenta un rischio per i cittadini che sostano nelle stazioni di passaggio del convoglio, così come per gli abitanti che alloggiano lungo la linea ferroviaria.

alle 17 c'è un presidio contro il passaggio di treni con le scorie radioattive: nella piazza della stazione, piazza Garibaldi, a Novara


sabato 9 marzo 2013

dax


 Il 16 marzo da Novara si parte e si torna insieme! ritrovo ore 13.30 davanti alla stazione di Novara.