venerdì 16 dicembre 2011

Presidio antirazzista

Sabato 17 Dicembre
Presidio ore 15 piazza Cavour Novara

 
I fascisti, sempre loro


L’infame strage di immigrati compiuta a Firenze dal neofascista negazionista, “simpatizzante”  di Casa pound italia, Gianluca Casseri, non fa che confermare ciò che denunciamo da anni, ciò per cui spesso, nelle nostre città, veniamo denunciati dalle “forze dell’ordine”: il clima di minaccia e di intimidazione da parte di gruppi neonazisti e fascisti ad antagonisti, immigrati, diversi in genere. Questa volta ci “sono scappati” morti  e feriti.
Insieme all’altrettanto infame rogo al campo rom della Continassa a Torino di sabato scorso, conferma le nostre paure e ci pone alcune domande alle quali vorremmo provare a dare risposte.

Il razzismo
“Italiani brava gente”, è stato il motto che per anni abbiamo sentito ripetere fino alla noia. Italiani brava gente appunto: di volta in volta si è trovato il capro espiatorio; negli anni ’60 erano gli immigrati meridionali nelle grandi città del nord, i sempre attuali nomadi (gli “zingari” rom o sinti che siano), i marocchini, gli albanesi e così via. A seconda delle necessità di questa o quella parte politica. Così negli anni gli immigrati sono diventati moneta di scambio per il voto, con l’istituzione dei famigerati Cpt (Centri di permanenza “temporanea”, i lager istituiti dalla legge Turco-Napolitano), ai Cie (Centri di identificazione ed espulsione istituiti dalla legge Bossi-Fini), al “Pacchetto sicurezza” Maroni. In poche parole: gli immigrati e le immigrate sono utili solo per lavorare in nero nella raccolta degli ortaggi al sud, nell’edilizia al nord, nelle nostre case come badanti e, una volta sfruttati, “fora di ball”. A questo va affiancata l’istituzione del reato di clandestinità, che ha contribuito, nella percezione generale, all’equazione immigrato=clandestino=delinquente. In un periodo di recessione, la precarizzazione delle nostre vite e l’utilizzo della paura come strumento di consenso e di controllo, la miscela diventa esplosiva e chi soffia sul fuoco trova terreno fertile nelle città e nei quartieri in cui le contraddizioni sono più stridenti.

Il neofascismo
Da anni, sotto diverse sigle e in diverse forme i neofascisti italiani si stanno organizzando. Da Casa Pound a Forza Nuova alla Lega Nord, i nomi e le parole d’ordine si incrociano e si sovrappongono. Loschi personaggi che arrivano da un oscuro passato (possiamo ricordare, tra gli altri, Franco Freda e Giovanni Ventura, riconosciuti responsabili, tra l’altro, della strage di piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969) sono ancora punti di riferimento, insieme ai vari Evola e soci, sostenitori di amenità quali la superiorità della razza (ma per favore…), della guerra etnica e dell’europa nazione. La cosa più grave è che spesso sono stati coperti, “coccolati” se non addirittura foraggiati dalla ex destra di governo che ha dato sostegno, mezzi e spazi pubblici, se non addirittura candidature a picchiatori fascisti di professione, nuovi e vecchi (vedi, tra l’altro, a Milano e a Roma).
Nella fattispecie, le tre sigle sopracitate si sono spesso distinte per campagne razziste e aggressioni squadriste. Casa Pound, (i “fascisti del terzo millenio”) in maniera ancora più subdola dice tutto e il suo contrario, confonde le idee e, nella sostanza, non manca di mostrare il suo volto squisitamente fascista. D’altra parte, in questi anni, le “forze dell’ordine” non hanno mancato di condurci in tribunale, nelle occasioni in cui, davanti al dilagare di queste formazioni nelle nostre piazze, ci siamo posti come inevitabile argine.

Facciamo appello a tutti gli antirazziste/i e agli antifasciste/i a mantenere alta la guardia, a fare pressione perché prima di tutto da un punto di vista culturale e solidale, poi, da un punto di vista militante, si ostacolino, fino all’estinzione il razzismo e il fascismo, conseguenze inevitabili di una società assolutamente priva di giustizia sociale.


Antirazziste/i antifasciste/i novaresi

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