Sabato 3 novembre, alle
ore 15.00 in pazza delle erbe presidio contro tutte le guerre, contro
tutti gli eserciti,contro tutte le fabbriche di armi
IL
4 NOVEMBRE NON SI FESTEGGIA
Nessuna
festa il 4 novembre: una data da ricordare con orrore. I militaristi
celebrano la cosiddetta vittoria nella prima guerra mondiale: un
macello senza precedenti che, tra l'altro, ha aperto le porte, nel
nostro paese, ad un insolito nazionalismo guerrafondaio ed
all'affermazione del regime fascista.
Oggi
come allora diverse forze politiche non smettono di glorificare la
guerra chiamandola ipocritamente “missione di pace”. Oggi i
soldati italiani sono impiegati in diversi teatri di guerra: in
Libano, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Afghanistan, Rafah, Uganda, Golfo
di Aden e Bacino Somalo, nei paesi del Corno d'Africa. Dalla storia
molti non hanno ancora imparato che le armi schierate sui campi di
battaglia portano sempre morte e dolore.
E
l'Italia continua ad armarsi, pure in tempi di crisi. Si semina morte
e si sprecano risorse sui campi di battaglia o per prepararsi a
guerre future. Tanto per fare qualche esempio: ormai si sa che ben
più di 15 miliardi di euro saranno presto spesi per comprare 90
cacciabombardieri F-35 (e già quasi 3 miliardi sono stati spesi per
avviare il progetto e per costruire lo stabilimento dentro
l'aeroporto militare di Cameri); e poi le altre spese in armamenti:
più di 18 miliardi di euro per 121 caccia Eurofighter in previsione
fino al 2018, quasi 4 miliardi di euro (fino al 2018) per 100
elicotteri di trasporto tattico Nh-90, 1,39 miliardi di euro (fino al
2016) per la nuova portaerei Cavour, 1,5 miliardi di euro (fino al
2015) per due fregate antiaeree della classe Orizzonte, 5,68 miliardi
di euro (fino al 2019) per 10 fregate europee multimissione Fremm,
1,885 miliardi di euro (fino al 2016) per quattro sommergibili U-212,
1,5 miliardi di euro (fino al 2013) per 249 veicoli blindati medi Vbm
8x8 Freccia.
Per
noi tutto ciò è mostruoso, come è mostruoso pensare di creare
sviluppo economico con la produzione di armi da parte di gruppi
industriali come Finmeccanica. E intanto si tagliano le spese
sociali.
CONTRO
TUTTE LE GUERRE
CONTRO
TUTTI GLI ESERCITI
CONTRO
TUTTE LE FABBRICHE D'ARMI
MOVIMENTO
NO F-35
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