giovedì 1 novembre 2012

Presidio

Sabato 3 novembre, alle ore 15.00 in pazza delle erbe presidio contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti,contro tutte le fabbriche di armi

   
IL 4 NOVEMBRE NON SI FESTEGGIA

Nessuna festa il 4 novembre: una data da ricordare con orrore. I militaristi celebrano la cosiddetta vittoria nella prima guerra mondiale: un macello senza precedenti che, tra l'altro, ha aperto le porte, nel nostro paese, ad un insolito nazionalismo guerrafondaio ed all'affermazione del regime fascista.
Oggi come allora diverse forze politiche non smettono di glorificare la guerra chiamandola ipocritamente “missione di pace”. Oggi i soldati italiani sono impiegati in diversi teatri di guerra: in Libano, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Afghanistan, Rafah, Uganda, Golfo di Aden e Bacino Somalo, nei paesi del Corno d'Africa. Dalla storia molti non hanno ancora imparato che le armi schierate sui campi di battaglia portano sempre morte e dolore.
E l'Italia continua ad armarsi, pure in tempi di crisi. Si semina morte e si sprecano risorse sui campi di battaglia o per prepararsi a guerre future. Tanto per fare qualche esempio: ormai si sa che ben più di 15 miliardi di euro saranno presto spesi per comprare 90 cacciabombardieri F-35 (e già quasi 3 miliardi sono stati spesi per avviare il progetto e per costruire lo stabilimento dentro l'aeroporto militare di Cameri); e poi le altre spese in armamenti: più di 18 miliardi di euro per 121 caccia Eurofighter in previsione fino al 2018, quasi 4 miliardi di euro (fino al 2018) per 100 elicotteri di trasporto tattico Nh-90, 1,39 miliardi di euro (fino al 2016) per la nuova portaerei Cavour, 1,5 miliardi di euro (fino al 2015) per due fregate antiaeree della classe Orizzonte, 5,68 miliardi di euro (fino al 2019) per 10 fregate europee multimissione Fremm, 1,885 miliardi di euro (fino al 2016) per quattro sommergibili U-212, 1,5 miliardi di euro (fino al 2013) per 249 veicoli blindati medi Vbm 8x8 Freccia.
Per noi tutto ciò è mostruoso, come è mostruoso pensare di creare sviluppo economico con la produzione di armi da parte di gruppi industriali come Finmeccanica. E intanto si tagliano le spese sociali.

CONTRO TUTTE LE GUERRE
CONTRO TUTTI GLI ESERCITI
CONTRO TUTTE LE FABBRICHE D'ARMI

MOVIMENTO NO F-35

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